Le forme dell’amore

Elsa, Carlo e Giuliana amano, e amando danno scandalo. Siamo nell’estate del 1967 a Positano. Non è né il tempo né il luogo giusto per la loro “forma d’amore”. Presto una ventata rivoluzionaria scuoterà le fondamenta del perbenismo borghese e spalancherà le porte a un altro  modo di concepire la vita e l’amore, ma fino ad allora loro non sono liberi di amare. L’estate del 1967 è l’estate delle scelte che cambiano il corso di una vita. E Miriam è il risultato di quelle scelte. Ha una figlia adolescente, è separata e ha una relazione con un uomo di cui non è innamorata perché, forse, ama ancora suo marito. Siamo ai giorni nostri e tutto è più o meno lecito in amore. Gli scandali quasi non esistono più e lei è libera di fare ciò che vuole. Eppure amare è complicato anche quando si è liberi, forse perché, in fondo, non lo si è mai del tutto.Due estati a Positano: quella del 1967 e quella appena trascorsa. Passato e presente che, in alcuni momenti, non solo si alternano, ma convivono. Dalla terrazza di una vecchia villa a picco sul golfo, in tempi diversi e con spirito diverso, Elsa, Carlo, Giuliana e Miriam guardano il mare cercando in esso una risposta ai dubbi che stringono il cuore e l’anima. Non esiste, però, un’unica risposta quando la domanda riguarda l’amore.

Mariella Sellitti ambienta nell’incantevole Positano il racconto di un complesso e complicato intreccio sentimentale nel quale si esprimono le diverse ‘forme dell’amore’.

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