Ugo Pirro

Roma, il giornalismo, il cinema, il Neorealismo, Giuseppe De Santis e Carlo Lizzani, Pier Paolo Pasolini, il Partito comunista, Franco Solinas e Rodolfo Sonego, la letteratura, Elio Petri, Gian Maria Volonté, l’impegno civile, il cinema politico, gli anni Settanta, il sequestro del film, il premio Oscar, ancora il premio Oscar, la Palma a Cannes, il Festival del cinema di Venezia occupato dai cineasti ribelli, il cinema in fabbrica, la televisione, essere sceneggiatore, gli anni Novanta, l’impegno contro la mafia, le lezioni di cinema.

L’ultima intervista rilasciata da uno dei più importanti e significativi sceneggiatori del nostro cinema, Ugo Pirro, proposta da Enzo Latronico in forma di romanzo, una conversazione nata quasi per caso e diventata un libro.

Un piacevole incontro per ripercorrere attraverso il ricordo e l’aneddoto la straordinaria vita cinematografica di Pirro, facendo emergere la passione e il carattere di un uomo che non si è mai piegato al sistema cinema e al sistema politico.

Un’avventura sempre in bilico vissuta fino in fondo con sferzante ironia; un’indagine su uno sceneggiatore al di sopra di ogni sospetto.
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