Inizia una lunga, tragica avventura, prima tra i monti della Valsesia in compagnia di valorosi partigiani, poi come reclutatore di renitenti nella provincia in cui vive, Pavia. Qui, però, viene tradito e nell’aprile 1944 viene arrestato e poi mandato ad Auschwitz come lavoratore coatto.
Tra stenti, fatiche, dolori e paure riesce a sopravvivere e rimane nel campo di lavoro fino al 27 gennaio 1945, quando il campo viene liberato dai sovietici.
Qui iniziano altre vicissitudini per tornare a casa, par lasciare la Polonia occupata dai russi e tornare a casa. Giunge infinito nel paese natale, Lomello, il 16 agosto 1945: pesa 30 chili meno di quando era partito, ma il suo animo è colmo del ricordo di tutte le incredibili persone con cui ha condiviso i momenti di quella dolorosa ed epica avventura. Basato su una storia vera.